Il dubbio mi è venuto appena ho aperto il mio Android nuovo di trinca. Vado bello bello nel market, sezione Libri e consultazione, sottosezione ‘gratis’. E inizio a leggere: Bibbia, Bibbia (proprio così due doppioni ai primissimi posti), Cattolico Uno, Daily Bible, Lectio Divina, Holy Bible verses, iBreviary, Libro di preghiere. In mezzo anche iQuran e per la verità anche iKamasutra Lite Pro. Comunque, la prima impressione è stata: belin se tira Gesù sullo smartphone. E va bè.
Oggi leggo che All Facebook, sito di analisi online, individua tra le prime dieci pagine più frequentate del social network di Zuckerberg Jesus Daily, The Bible e Jesus Christ.
Fede e pallone, si sa, vanno a braccetto: Barcellona, Real e Manchester, anche loro sono nelle prime dieci pagine con più interazioni. Poi un pugno di star: Justin Bieber, Lady Gaga. C’è un pizzico di società: tra le most interactive pages si trova anche il martire della rivolta egiziana Khaled Said.
Ho le vertigini. Jesus Daily e The Bible viaggiano sugli 8 milioni di fan. Migliaia e migliaia di commenti a post, quiz sulle letture. Roba da urlo. Jesus Christ – correttamente indicato come ‘personaggio pubblico – ha un avatar così così, poteva fare meglio, ma anche lui ha circa 3 milioni di seguaci. Parlo solo di facebook, s’intende.
Amen è la keyword più gettonata nei commenti.
Ora direte: cazzo c’entra con Papille? Nulla, se non che il fondatore di Jesus Daily – dove ogni giorno si trovano cinque frasi motivazionali tratte dalle Scritture e dalla guerra dei numeri – è un dietologo americano di nome Aaron Tabor. Lascio a voi il sito dove sponsorizza la sua Slim and Beauty Diet.
Io per oggi smetto di scrivere qui va.
Amen…