Si dice che le lenticchie (lens culinaris) siano il più antico tra i legumi, coltivato già nel 7000 a.c. in Asia e poi diffusosi nel bacino del Mediterraneo, in particolare in Grecia e nell’antica Roma. La loro facile reperibilità, l’alta conservabilità e non ultimo il loro basso costo le fecero diventare in breve tempo parte integrante della dieta di molti, in particolare le classi meno abbienti che grazie ad esse e ad altri legumi (“la carne dei poveri”) riuscirono a nutrirsi anche durante le tante carestie ed epidemie dell’epoca.
Di lenticchie si parla nella Bibbia (“Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie”); in epoca romana, Catone si profuse in spiegazioni su come meglio cucinarle, mentre il medico greco Galeno ne evidenziò le numerose virtù terapeutiche.
Secondo la tradizione, esse simboleggiano la prosperità e il denaro, per via della loro particolare forma a lente (lens, appunto) che ricorda quella delle monetine. Per tale motivo, nel nostro paese è tradizione mangiarle durante la cena di San Silvestro quali portatrici di fortuna per l’anno nuovo.
Mangiarle solo a Capodanno come fanno in molti oggigiorno, però, è un vero peccato. Le lenticchie sono infatti un alimento fenomenale e meriterebbero di far parte di ogni dieta sana ed equilibrata, e non di essere apprezzate perlopiù da chi mangia vegetariano o vegano.
Dal punto di vista nutrizionale, le lenticchie sono nobilissime: molto ricche di proteine vegetali (20-25%), costituiscono un’ottima alternativa alla carne, ma senza i grassi saturi e il colesterolo tipici delle proteine animali. I pochissimi grassi che contengono sono infatti grassi insaturi, cioè quelli buoni ricchi di Omega 3. Interamente assimilabili e facili da digerire, grazie alla loro composizione bilanciata (carboidrati complessi, fibre, proteine, micronutrienti) aiutano a tenere sotto controllo la glicemia e a regolare l’intestino. 100gr di prodotto secco forniscono circa 300 calorie.
Soprattutto, le lenticchie sono davvero buone. E a differenza degli altri legumi, si cuociono in fretta, non richiedono ammollo ed essendo decorticate non creano fastidiosi problemi di fermentazione. Molto versatili in cucina, si prestano a moltissime preparazioni e sono un alimento ideale per una dieta bilanciata adatta ad ogni età.
Vi propongo la ricetta delle lenticchie rosse speziate, trovata anni fa su un blog di cucina naturale (cucchiaiodilegno.it) e da me poi fatta, rifatta e variata infinite volte.
È una ricetta vegan, senza glutine e sanissima, senza alcuna aggiunta di grassi (non ha bisogno neanche di un goccio d’olio) e di una semplicità disarmante. L’apporto calorico del piatto è molto basso, a fronte di uno nutrizionale di tutto rispetto. Ciò considerato, il risultato in termini di gusto è sorprendente.
Le lenticchie rosse speziate si possono mangiare da sole, come un dhal, oppure accompagnate da riso basmati.
Lenticchie rosse speziate
Ingredienti (per 3-4 persone)
- 225 grammi di lenticchie rosse (secche)
- 1 cipolla
- 2 gambi di sedano
- 1 foglia di alloro
- 800 ml di brodo vegetale (fatevelo da soli con scarti di verdure, oppure usate un dado biologico)
- 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
- 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
- sale e pepe qb
La ricetta
Portate il brodo a ebollizione in una pentola capiente. Quando bolle, unite le lenticchie lavate, la cipolla e il sedano precedentemente tritati al mixer, le spezie, l’alloro, un pizzico di sale e una grattugiata di pepe. Fare cuocere a fuoco lento (ma lento davvero, altrimenti le lenticchie si sfaldano) per 40 minuti circa. Pronte!